Il team che prepara l’X-59 della NASA continua a condurre test di preparazione affinché il particolare velivolo supersonico silenzioso effettui il suo primo volo. Ciò include tre importanti test strutturali e ispezioni critiche durante il volo. Con la cerimonia di roll-out del X-59, della NASA e Lockheed Martin, il velivolo era stato presentato ufficialmente a gennaio del 2024.
Come sappiamo, l’X-59 è un aereo sperimentale che volerà supersonico ma senza il classico forte boom sonico e che rivoluzionerà il volo supersonico commerciale. Sarà il primo del suo genere a volare con questa caratteristica, con l’obiettivo di raccogliere dati sonori per la missione QueSST della NASA, che potrebbe aprire la porta ai voli supersonici commerciali sulla terra, e non solo sul mare, nel prossimo futuro.
Ricordiamo che oggi il volo supersonico commerciale è possibile solo sul mare. Tale divieto è entrato in vigore nel 1973 e da allora ha afflitto le imprese supersoniche commerciali, limitando i viaggi più veloci del suono solo ai voli sull’oceano. British Airways e Air France che volavano sul Concorde sono state due compagnie aeree che hanno offerto tale servizio tra il 1976 e il 2003.
L’X-59 è al centro della missione QueSST – Quiet SuperSonic Technology della NASA, che si concentra sulla fornitura di dati per aiutare i regolatori a riconsiderare le regole che vietano il volo supersonico commerciale sulla terra. Per 50 anni, gli Stati Uniti e altre nazioni hanno proibito tali voli a causa del disturbo causato dai forti boom sonici nelle comunità sottostanti. Si prevede che l’X-59 volerà a 1,4 volte la velocità del suono, ovvero 1.488 km/h (925 mph), volando a un’altitudine di 16.764 metri (55.000 piedi). Il suo design, la sua forma e le sue tecnologie consentiranno all’aereo di raggiungere queste velocità generando al contempo un suono più silenzioso.
Grazie al suo design unico, il team di ingegneri dell’X-59 della NASA sta facendo tutto il possibile per prevedere ogni comportamento dell’aereo prima del decollo, compreso il modo in cui la fusoliera, le ali e le superfici di controllo si comporteranno insieme una volta in volo. Ciò significa che i test a terra forniranno al team i dati necessari per convalidare i modelli che hanno sviluppato.
“I test non solo ci dicono quanto sia strutturalmente solido l’aereo, ma anche che tipo di forze può sopportare una volta in aria“, dice Walt Silva, scienziato ricercatore senior presso il Langley Research Center della NASA a Hampton, Virginia, che guida il team strutturale della NASA per l’X-59.
I test strutturali dell’X-59 forniscono informazioni preziose. Tra il 2022 e il 2024, gli ingegneri hanno raccolto dati sulle forze che l’aereo subirà in volo e sui potenziali effetti delle vibrazioni sull’aereo. “Fai questi test, ottieni i dati e le cose si confrontano bene in alcune aree mentre in altre vuoi migliorarle“, ha aggiunto Walt Silva. “Quindi capisci tutto e poi lavori per migliorarlo.”
All’inizio di quest’anno, l’X-59 è stato sottoposto ad alcuni test strutturali che hanno visto le sue superfici di controllo, compresi gli alettoni, i flap e il timone, messi in movimento tramite il computer. E’ stato l’ultimo di tre test strutturali vitali. Nel 2023, gli ingegneri hanno applicato degli “shaker” a parti dell’aereo per testare la loro reazione alle vibrazioni, e all’inizio del 2022 hanno condotto un test per garantire che l’aereo assorbisse le forze che subirà durante il volo.
Ora anche il sedile eiettabile dell’X-59 è stato installato e ha superato l’ispezione. Il sedile eiettabile è un’ulteriore misura di sicurezza fondamentale per la sicurezza del pilota durante ogni aspetto del volo. Una volta completati i test strutturali e l’installazione del sedile eiettabile, l’aereo avanzerà verso una nuova pietra miliare: accenderà il suo motore, un F414-GE-100 costruito da General Electric Aviation, per una serie di test a terra.
Montato sulla parte superiore del velivolo, il motore gli ha conferito un design del tutto particolare per poter controllare il modo in cui l’aria si allontana dall’aereo, impedendo così alle onde d’urto di fondersi dietro all’aereo causando il boom sonico. Oltre a ciò anche il muso sottile e affusolato che rappresenta quasi un terzo della lunghezza del velivolo romperà le onde d’urto che normalmente provocherebbero il classico boom sonico in un aereo supersonico.
L’aereo X-59 della NASA è un progetto nuovo e audace, ma molti dei suoi componenti provengono da velivoli consolidati, tra cui il carrello di atterraggio di un F-16 dell’aeronautica militare, la cabina di pilotaggio di un addestratore T-38 della NASA e la cloche di un caccia stealth F-117 dell’aeronautica militare.
“I primi voli sono sempre molto intensi“, ha affermato Natalie Spivey, ingegnere aerospaziale presso l’Armstrong Flight Research Center della NASA a Edwards, in California. “C’è molta attesa, ma siamo pronti e vedere come risponde l’aereo in volo. Sarà molto emozionante.”
Immagini:Lockheed Martin
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